Sei lì da sempre, perchè non riesco ad immaginare che dimensione hanno 600 anni.
Non sei mai stata nè buona nè cattiva, ma solo ciò che le persone hanno fatto di te,
hai visto il rinascimento e le grandi guerre, poi avanti, fino al periodo attuale.
Da sempre, "sorniona", hai visto crescere le genti di queste terre, le loro opere, le loro azioni,
il loro scorrere del tempo.
Dalle speranze che molti hanno rimesso in te, quando chi ti vedeva per l'ultima volta, entrando nel quel di
allora ospedale, a chi per la prima volta ti vedeva, sempre dalle finestre di quell' ospedale,
cui tu eri custode.
Io appartengo a quella generazione che ancora ti ha vista presente e viva, che è cresciuta nella tua ombra e
che nei vicoli, tuoi adiacenti, ha camminato per tutti quegli anni, un poco inconsapevoli,
dove non si pensa altro che crescere. Gli anni in cui davvero ci si gode la vita.
Sono entrato nella tua pancia, nelle fiere settembrine, quando ci concedevi accesso e in tutti
quei momenti in cui ti prestavi a farci conoscere la bellezza di sculture, pitture ed opere
letterarie e di teatro, maestralmente presentate da chi ci sapeva coinvolgere in quelle atmosfere.
Ho visto rifarti il "look" più volte, ma tu avevi già iniziato a sonnecchiare e con te molti di "noi",
poi tutto d'un tratto il tuo sonno è per sempre.
Sei ancora lì ma in tanti non ti vedono più.
A futura memoria e futura speranza.
Dedicato a Finale.