\\Home Page : Articolo
giu23gio
E' trascorso un mese dal mio ritorna da La Habana, oltre al mio pallido biancore, che già ha sostituito il colorito della abbronzatura, anche lo stress
si è già impossessato completamente di me a tal punto che anche la mia ombra ingurgita tranquillanti. Relajate, questa è la prima parola con cui vengo sempre
accolto in Habana, prima ancora dei sauluti. Si, perchè mi ci vuole sempre un poco di tempo per abituarmi a quei ritmi lenti, come se la mia testa
rifiutasse quel nuovo tipo di vivere e rincorresse ancora le abitudini di quà. Ma poi, mi lascio conquistare e ricomincio ad apprezzare il gusto delle cose semplici, come
sorseggiare un mojito dondolandomi su una sedia del patio, ed il sapore di benessere è più intenso della menta con cui è fatto. Chi non conosce Cuba, perlomeno
come io la conosco, difficilmente capisce che è un mondo, chiuso al Mondo, da oltre mezzo secolo, dove tutto è differente. Le banche non ti chiedono business plan per
finanziare un progetto, lì, le banche non finanziano, fanno solo quella che è nella loro natura istituzionale, il "reatail" come lo chiamiamo noi. Dove andare al supermercato
è quasi inutile, perchè spesso gli scaffali sono vuoti e gli acquisti si fanno per strada, dove se entri in un negozio, di fatto stai infastidendo la commessa, che attende sia
tu a chiamarla, e, se non lo fai tanto meglio, (in fondo come biasimarla, per un salario di un euro al giorno..) così segue la sua siesta appisolata sulla sedia. Eppure,
c'è qualcuno che sostiene che questo piccolo mondo, deve aprirsi al Mondo: PAZZI, sarebbe come versare la boccia d'acqua, dove nuota felicemente il piccolo pesce rosso, nella
vasca dello squalo. Quel mondo non deve essere sfruttato, anzi al contrario, dovrebbe essere tutelato, così come tuteliamo, o proviamo a farlo, per salvaguardare ogni forma
di biodiversità, quel mondo rappresenta quelle che, piacenti o meno, sono le nuove origini del prossimo futuro. Lo sviluppo sostenibile, che il quel mondo è una semplice
frase priva di significato, in realtà è la quotidianità. Qel piccolo mondo, privato dagli eventi della storia, delle libere scelte sovrane, è così diverso, che la
stessa parola diverso non rende l'idea, ma dove i valori di solidarietà, di fratellanza, amicizia riempiono il vivere quotidiano. Da tempo nutro il desiderio di trasferirmi,
ma questa è un'altra storia e come tale ...al prossimo post.