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Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.

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di: GPonGP (del 03/07/2016 @ 22:59:35 in Habana, linkato 1553 volte)
Non è certo una novità:l'isola di Cuba, è spesso stata vista turisticamente come un luogo dove trovare donne con una certa facilità! Qualcosa sta cambiando, sono molti gli italiani che nutrono il desiderio di trasferirsi a viveri a Cuba, ognuno a modo suo, con tutto quello che una scelta simile comporta. Senza entrare nel merito di come sia possibile ottenere la residenza in Cuba, credo che la vera essenza, nonchè deterrente, di questa scelta sia "poi, una volta lì che faccio?" Cuba, nell' immaginario collettivo, comunque gode della nomea di una della isole più attive e vitali del mondo l'atteggiamento romantico e spensierato della popolazione cubana non è uno stereotipo, anzi, se vi trasferirete a Cuba potrete anche voi trasformarvi in un tipico cittadino cubano e godere dell'atmosfera di festa che permea ogni angolo di questa isola dei Caraibi. Però, trovare lavoro a Cuba non è unimpresa facile, perchè l'economica cubana non è del tutto accessibile nè ricca di opportunità. Infatti, Cuba possiede, ancora oggi e per via del suo sistema governativo socialista, un'economia pianificata, il governo controlla la maggior parte delle entrate economiche del paese e anche la maggior parte della forza lavoro. Quindi, salvo che non siate degli "investitori istituzionali di grandi capitali", l'unico settore privatizzato dell'isola di Cuba è quello che, per semplicità identifichiamo "terziario", e, in particolar modo, il settore turistico. in questo settore, si muovono quelle piccole economie dei "cuentapropistas", cioè i lavoratori autonomi, comunque sottoposti al regolamento per l'esercizio del lavoro autonomo e delle attività approvate. In questo "terreno" si muove chi desidera e può trasferirsi a Cuba, investendo dei risparmi che ha nel proprio portafoglio. Ma quali sono le attività più gettonate, vediamone alcune.
"Renta de casa", affitto turistico di case, ovviamente per farlo serve la casa che deve essere in un posto a forte vocazione turistica, in habana, una casa idonea per turisti, può costare 100.000 CUC, ed è affittabile a 30 CUC per stanza a notte....se considerate un rendimento medio di occupazione annuale, del 60% di una stanza, significa circa 6000 CUC anno di reddito su cui gravano le imposte e le manutenzioni, quindi il ritorno di questo investimento è in 25 anni. Va da sè che si possono incontrare case anche a prezzi inferiori, ma difficilmente si "piazzano" in affitto turistico, questo è il caso in cui si cerchi la propria abitazione in cui vivere, in questo caso, in quartieri periferici il costo di una casa, singola, può contrattarsi a 30.000 CUC...poi va ristrutturata per le nostre abitudini.
"Renta de carro", ossia il taxista, meglio dire proprietario di un auto che viene data in gestione ad uno "choffer". Il prezzo di un auto in Cuba è elevatissimo, sempre in habana, un auto di quelle che chiamano "carro moderno", ossia degli anni 80, può costare 10.000 CUC mentre un vecchio "amendrones", cioè una auto americana degli anni 60, costa circa 20.000 CUC. Ora facendo sempre i conti della "sarta", ipotizzando di aver acquistato un auto di 5 posti, può essere data in affitto giornaliero ad uno "choffer" per 40 CUC, ne consegue che il ritorno dell'investimento è ipotizzabile in massimo 3 anni, incluso tasse e piccole manutenzioni di proprietà.
"Helladeria o cafeteria", qui il terreno è ampiamente "battuto", e, salvo che non si intenda investire svariati 100.000 CUC in un disco-bar che tanto vanno di moda, e nell'esercito dei "faranduleri" della notte habanera, si possono anche riservare tavoli con bottiglia, alla modica cifra di 300 CUC, direi che la probabilità di fare un "buco nell'acqua" è molto forte, a meno che non ci si accontenti di una piccola gelateria, con parcheggio e servizio tipo "drive in", per consumatori in moneta nazionale....adducendo un reddito medio di equivalenti 40 CUC.
"Import vestiti, trucchi, scarpe, ecc...", ammesso che questa attività non è propriamente legale, nel rispetto del regolamento, è anche altreì vero che sono in tanti a farla, si acquista all'estero dove c'è convenienza, dalle TV, ai cellulari, ai vestiti, ecc.. e si rivendono in Cuba. Beh, qui il guadagno è dato dal fatto che se si è residente, alla dogana si pagano i dazi in moneta nacional, quindi c'è spazio di reddito, pur considerando i costi dei viaggi e la limitata capacità di import, quindi alla fine si sopravvive!
"Affitto di vestiti cerimoniali", ossia nolleggio abiti da sposo e sposa, magari con servizio di "weddings planner" generale dell'evento, questo però comporta di disporre un locale ad uso "storage" degli abiti e averlo riempito con vari modelli e taglie, quindi serve un certo tempo per porlo in essere, poi si sà, i cubani hanno nel loro "stile" la cerimonia, che sia matrimonio o festa del 15 anno...o semplicemente per una festa o ricorrenza...ad ogni modo ammetto che di questo "business", ancora non ho fatto un piano dei costi e risultati....ma immagino non si distanzierà rispetto agli alti posti ad esempi precedenti.

Va da sè, che una scelta di vita in Cuba, non deve essere vista nell'ottica dell' arrichirsi di moneta, ma di benessere. Cioè se mi accontento di fare qualcosa che mi offre quella possibilità di vita, a cui, pur sopprimendo qualcosa, è simile agli standard cui sono abituato, allora ne guadagno in qualità della vita stessa. Considerate che lo stipendio mensile di un lavoratore cubano è di circa 312 pesos nacional al mese, ossia poco meno di 12 euro al mese che però equivale in linea ipotetica, in base ai costi che si devono sostenere a Cuba, a uno stipendio medio italiano di circa 800 euro.

Per concludere, devo anche dire che ho conosciuto persone, giovani e coraggiose, Lui sposato con una Lei cubana, entrambi navigati di esperienza di lavoro all'estero, nello specifico in Burundi Africa, dove ne escono per motivi di instabilità e quindi di perdita del lavoro, scelgono Cuba come destinazione con un budget di 20-30.000 CUC....obiettivo ristrutturare casa e scegliere qualche opportunità di vita. Li invidio e li osservo, ma spero presto di riuscire nella stessa coraggiosa scelta di vita.
di: GPonGP (del 22/09/2016 @ 15:52:41 in Habana, linkato 3133 volte)
Alberto Korda, il cui vero nome è Alberto Diaz Gutierrez, è il fotografo cubano più noto al grande pubblico ma al tempo stesso più sconosciuto. Nato il quattordici settembre 1928 a La habana, morì il ventisei maggio 2001 a Parigi. Le sue immagini leggendarie sono legate ai ritratti di Ernesto 'Che' Guevara e del ex-leader cubano Fidel Castro. Alberto Korda, cubano, lavorava nell'isola da prima dello scoppio della rivoluzione castrista. Il giovane fotografo, in società con un collega, aveva aperto uno studio per scattare fotografie di moda e pubblicità nella Cuba corrotta dal regime di Fulgencio Batista. Con lo scoppio della rivoluzione, nel 1959, il giovane Fidel Castro e i suoi più stretti collaboratori si rendono conto dell'importanza di far apparire, al di fuori dei confini, l'immagine di un governo dinamico e pieno di energie. E' così che Korda, fotografo di pubblicità e di moda, viene assoldato dai collaboratori di Castro e diventa il fotografo del nuovo governo cubano. Col passare del tempo Korda si appassiona alla causa cubana e continuerà a restare al fianco del Lider Maximo. Korda è colui che immortalò Ernesto Guevara nella celebre foto del 'Guerrillero Heroico', (guerrigliero eroico),una fotografia che ha fatto il giro del mondo. Conosciuta praticamente da tutti, per il carico emozionale che ha trasmesso a intere generazioni e per essere stata il simbolo di una tentata riscossa sudamericana. L' immagine che ritrae Ernesto Che Guevara con il basco e la stella, durante i funerali pubblici che celebravano i morti dell'attentato alla nave La Coubre nel porto de L'Avana nel 1960. L'immagine divenne famosa soltanto dopo la morte del "Che", divulgata dall'editore italiano Giangiacomo Feltrinelli che ne fece un poster, facendola conoscere a tutto il mondo, senza però svelare il nome dell'autore e non riconoscendogli un centesimo visto che l'amico Korda gliela regalò. Alberto Korda non si è impegnato per ottenere il riconoscimento dei diritti della foto del Che perché considera il suo lavoro un servizio alla rivoluzione.
Immagine divenne il simbolo, fin troppo commercializzato, della speranza e di una visione romantica di un mondo senza ingiustizie e diseguaglianze sociali, che ancora oggi riesce a suggestionare l'immaginario collettivo di molti giovani.
Sempre di Korda è lo scatto di un'altra foto del 1959, 'El Quijote de la farola' (Il don Chisciotte del lampione), foto che forse avrete visto di sfuggita un paio di volte nella vostra vita, ma non per questo meno nota. Quest' ultima mostra un guajiro, un contadino cubano, con un cappello di paglia sfilacciato, che ha come coccarda una bandiera cubana, arrampicato in cima ad un enorme, enorme, gigantesco lampione in 'plaza de la revolucion' in habana. Sotto di lui si raccoglie una folla, ma il fotografo lo guarda di fronte, anche se da lontano. Una foto che riassume magistralmente lo spirito del primo anniversario del 26 luglio, (anniversario dell'assalto della caserma Moncada) ed anche il primo anniversario dove il 'Che' trascorse lontano da Cuba'. L'immagine contrappone il fervore della rivoluzione e l'uomo che, serenamente la osserva fumando.
La foto è incredibile e ci invita a fare molte domande. Come sia arrivato lì? Era un combattente, forse della cavalleria di Camilo Cienfuegos? Sei ancora vivo oggi, tra i tanti novantenni dell'isola?
Certo ai tempi, un qualunque cubano che salì sul palo ad oltre 4 metri per osservare quel che stava accadendo e che casualmente fu immortalato.
Molte volte ho sentito parlare di questa foto dal padre di mia moglie, con orgoglio ed al tempo stesso delusione, al punto che ho voluto verificare quanto mi diceva, constatando che quell'uomo era 'Paco' all'anagrafe, Eleuterio Tirado (usando un solo nome e cognome), il nonno di Lisandra, mia moglie, ormai deceduto nel 2008. Di quella foto, la famiglia di Lisandra detiene ancora un originale.
di: GPonGP (del 18/04/2017 @ 15:15:08 in Habana, linkato 1194 volte)
Sono in tanti che mi chiedono informazioni per come organizzare una minivacanza nella caraibica Cuba, possibilmente con pochi spiccioli... ma questo è impossibile! Ai più sembrerà strano, ma una vacanza a Cuba costa molto più di una vacanza in altri lidi... Cuba è Cuba....difficile trovare un viaggio tour a pochi spiccioli..!
br> Ma allora quanto costa un viaggio a Cuba? Bhe...difficile dirlo, un viaggio di per se costa il prezzo del biglitto aereo, ma poi la differenza la fa "il come si intende passare la vacanza" sull'isola.! Ma allora..chi è questa decantata Cuba?

Cuba sta nel Golfo dei Caraibi. Una lingua di terra grande un terzo dell'Italia, da cui dista 9000 chilometri. Lunga 1.200 km per 100 di media, ha 3.500 km di coste. Della foresta pluviale che fino a qualche decennio fa occupava tutto l'interno pianeggiante, è rimasto ben poco per fare spazio ai campi coltivati, vera dispensa del popolo cubano dopo l'embargo americano. Ci va sia il turista vacanziero, che quello colto e curioso, per vedere le tipiche case settecentesche, i conventi e le chiese, con architettura del barocco cubano, i palazzi e le ville della borghesia criolla (creola).

A Cuba non mancano certo i luoghi da visitare e molti di questi sono patrimonio dell'umanità sotto l'egida dell'Unesco. Ma l'isola è famosa prima di tutto per le bianche spiagge coi palmizi e le acque coralline. Specie sulla costa che si affaccia verso Miami, dove c'è L'Avana (San Cristobal de La habana), capitale dal 1899, rinomata principalmente per la sua intensa vita mondana. Ricca di storia e d'arte, è la città dei Caraibi con il maggiore patrimonio di architettura coloniale spagnola in America. Il nucleo storico del XVI secolo si trova alle spalle del porto, vi sono imponenti fortezze ed edifici barocchi del XVII e XVIII secolo. Poco distante c'è Varadero, popolare località turistica famosa per la Playa Azul, tra le spiagge più ampie e dei Caraibi. Un posto per passare una giornata di mare sulle sabbie bianco argento, prima di rimettersi in viaggio per raggiungere Baracoa, la più antica città cubana, con un percorso di 250 chilometri tra insenature da sogno e tre parchi nazionali per giungere all'ultima tappa d'obbligo, la provincia occidentale di Pinar del Rio con la valle di Vinales, dove si producono i famosi sigari cubani.

Ho eleborato questo mini tour, quale percorso dove ritrovare il piacere delle spiagge cristalline senza trascurare la natura e l'autenticità paesaggistica del luogo, ovviamente senza trascurare la capitale dell'isola. Condensando in 9 giorni relax e piacere della scoperta, cercando di rendere una vacanza, il cui prezzo sia contenuto entro i 1500 euro a persona, considerando almeno una coppia per ripartire le principali spese di alloggio e trasporto.

1° giorno arrivo in habana + pernottamento + 1 gg in città cosa vedere:
Sistemazione con formula "roulette" in "casa particular" in habana. Possibilità di notte al Vedado, sulla vetta dell'edificio Focsa. Siediti al bar La Torre, dell'ultimo piano, ordina un mojito e attendi laa notte, osserva il buio nel mare, il panorama che si colora di mille sfumature della città.

2° giorno in habana colazione in casa, poi un giorno in Avana Vecchia: Piazza della Cattedrale, Plaza de Armas, Plaza Vieja, Capitolio e calle Obispo, Fabrica di Tabaccco Partagas, Museo della Rivoluzione. guarda habana tour
cena libera, notte a scelta tra le tante opzioni offerte dalla città, rientro individuale alla casa.

3° giorno Pinar del Rio e Vinales con pernottamento, cosa vedere:
questa località non può mancare in nessun itinerario poichè è un luogo magico. Grota cueva del indio, i mogotes e le piantagioni di Tabacco, fare una escursione a Cavallo per tutta la valle che e´una cosa bellissima e molto rilassante. Una delle perle della provincia di Pinar del Rio è Las Terrazas (a circa 50 km dal capoluogo e a 60 km dall'Avana), un villaggio rurale eco sostenibile (con diversi laboratori di legno, ceramica ed atelier), edificato nel 1968 nell'ambito di un ambizioso progetto di riforestazione. Las Terrazas, è un "paradiso verde da 5.000 ettari" divenuto parte della Riserva della Biosfera tutelata dall'UNESCO. E' la meta perfetta per gli amanti delle escursioni (offre la possibilità di svolgere un avventuroso canopy tour) e del birdwatching.

4° giorno Vicino Vinales ci sono due isole , Cayo Levisa e Cayo Jutias , la prima turistica e la seconda vergine , potete andare in una di queste due isole un giorno e fare il bagno in acque bellissime.
Benchè Cayo Levisa è raggiungibile solo in traghetto, la piccola isola è nota ai subacquei per i suoi punti d'immersione, dove si trovano numerose formazioni coralline e pesci colorati. Mentre per raggiungere Cayo Jutias non è necessario prendere un traghetto, è collegato alla terra ferma da un sottile terrapieno su cui c'è la striscia d'asfalto che si fa strada nella vegetazione fino a gettarsi in mare, in piccoli ponti all'apparenza quasi inesistenti. Lungo e stretto, nella sua estensione di spiaggia bianca corallina, lambisce dolcemente un mare che digrada dolcemente senza consistenti maree con toni di blu e turchese. Nel tardo pomeriggio, rientro in habana, cena in paladar sul percorso, pernottamento in casa particular.

5° giorno habana, colazione in casa, giornata "free" + pernottamento, cosa vedere:
opzione 1
dal Malecón, la bellezza del lungomare fino ad esplorare la vita notturna che si anima in quella zona. Una gioia immensa ti scalderà il cuore, una vista panoramica ti sazierà lo sguardo, tu sentirai una vibrazione positiva salirti dalla punta dei piedi e arrivare velocemente fino alla mente Esplorare la habana Vieja. Quattro meravigliose piazze la contraddistinguono, una passeggiata piacevole ti condurrà alla scoperta di questo quartiere. Plaza de Armas, con il suo mercatino di libri usati e il gigantesco albero di ceiba, Plaza Vieja, che profuma di cambiamento e rinnovamento grazie ai suoi palazzi ristrutturati e ai negozi di marche famose, Plaza de San Francisco de Asís, vicina al porto e al museo del Ron, e Plaza de la Catedral, con la sua architettura barocca e la stupenda e imponente cattedrale. guarda habana tour
opzione 2
Le spiagge di Playas del Este si trovano alla periferia orientale di L'Avana e si estendono per circa sei chilometri da ovest verso est. Anche se le spiagge si trovano fuori città, sono molto facili da raggiungere, soprattutto in auto, basta seguire la Monumental in direzione est e svoltare nella via Blanca e dinanzi ai vostri occhi apparirà il Golfo del Messico, dove affacciano tutte le spiagge. Esse anche se hanno ognuna un nome diverso sono caratterizzate tutte da sabbia bianca, mare cristallino e rade di palme che contribuiscono a creare un paesaggio tropicale fantastico. Queste spiagge sono il perfetto scenario per rilassarsi e gustare meravigliose grigliate di pesce o dell’ottimo pollo fritto da mangiare con i piedi in acqua.

6 ° giorno Peninnsula de Zapata, 1 giorno + pernottamento: cosa vedere:
Sulla costa meridionale di Cuba, nella sua parte occidentale, troviamo la penisola di Zapata. È stata chiamata "Zapata", cioè scarpa in spagnolo, per la sua forma. E' una zona di paludi e mangrovie, il paradiso dei coccodrilli e di uccelli di tutti i tipi. Parco Nazionale, è certamente una delle riserve naturali più grandi e più belle dell'isola. E'una delle zone paludose più estese dei caraibi. Si tratta di un paesaggio molto esteso, verde e privilegiato, con una flora e una fauna unica che danno la possibilità di vivere a contatto con la natura. Zapata è il rifugio del coccodrillo cubano, infatti a Guama (laguna del tesoro) esiste un allevamento di coccodrilli secondo per estensione al mondo. In questa laguna oltre ad ammirare la vegetazione lacustre, tramite un canale d'acqua è possibile arrivare a Villa Guamà, che si trova vicino al laghetto di forma circolare e per andare sulla laguna, occorre prendere una lancia o aggregarsi ai vari gruppi, che salpano dal porticciolo ogni mezzora circa. Un incredibile e fantastico villaggio turistico costruito su dieci isolette della Laguna del Tesoro, tra loro collegate da ponticelli di legno. La penisola è famosa anche perché nel 1961 è stata teatro dell'atterraggio durante la Guerra Fredda nella mitica "Baia dei Porci".
Nel tardo pomeriggio, partenza per la città di Matanzas, cena in paladar sul percorso, pernottamento in casa particular. Notte libera alla fantasia individuale.

7° giorno Varadero colazione in casa e partenza per Varadero, + pernottamento. Varadero è una parte di Cuba che non è Cuba, ma è come se fosse un prolungamento della vera isola attaccato lì per sbaglio. Dopo aver assaporato l'atmosfera tradizionale, Varadero è più una Costa Smeralda americana che in parte rovina l’autenticità della Perla dei Caraibi. Che il panorama cambia drasticamente da mutare così tanto e trasformarsi in una strada piena di resorts, ristoranti e nient'altro. Ma dopo tutto, a Varadero ci si va per un solo motivo, l'acqua cristallina. Certo è che la sabbia bianca abbagliante, la fresca brezza tropicale e il mare calmo e trasparente, sono i segni distintivi di Varadero. Se poi al relax volete aggiungere un po' di movimento non avete che da chiedere. Cena libera in ristorante e notte di fantasia individuale.


8° giorno ritorno colazione in casa e rientro in habana, tempo libero per organizzarsi, o ultimi percorsi in città se l'orario di partenza per il ritorno italia lo permette, Musei e Città moderna, Piazza della rivoluzione, Vedado, Il Cimitero di Cristoforo Colombo. se tempo disponibile, visita alla casa di Hemingway, la zona residenziale di Miramar.
partenza per aeroporto rientro in Italia






di: GPonGP (del 25/07/2016 @ 13:05:14 in Habana, linkato 829 volte)
Qualcuno mi chiede: perchè Havana? La risposta a questa domanda comporterebbe dar inizio ad argomentazioni di lunga trattazione, pertanto l'unica risposta semplice è: "in habana one lives in color".
"I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni", (Pablo Picasso). "Il colore soprattutto, forse ancor più del disegno, è una liberazione", (Henri-Emile Matisse). Un incanto che scolpisce l'animo, (GPonGP).
di: GPonGP (del 03/07/2017 @ 12:43:54 in Habana, linkato 1925 volte)
Ricordo la prima volta che andai a Cuba, oltre 15 anni fa, nella rumorosa e caotica habana per un momento ci fu un attimo di silenzio, fu allora che sentii per la prima volta la frase: "è passato un angelo". Quando si crea un silenzio improvviso vuol dire che un angelo sta passando. In quella frase c'era tutto ciò che ancora ricordo di Cuba: la magia, la poesia, la malinconia.

L'Havana aveva, ma forse ha ancora, il fascino di un posto apparentemente pericoloso, ma dove di fatto non ti succede quasi mai niente. Certo, bisogna essere un po' accorti, e, avere delle soluzioni per la gente che si accolla subito e si offre di accompagnarti, spiegarti, venderti qualcosa, a partire dal proprio corpo.

Non so quante persone a quel tempo mi hanno chiesto la carta d'invitation per venire in Italia, per fare qualsiasi cosa, oggi quel documento non serve più, ma il desiderio dei cubani di uscire dal paese è rimasto immutato, così come immutato rimane quell'apparente stato di sospensione dal tempo che offre quel luogo.

Ho visto delle case bellissime dove mi hanno ospitato, ho affittato macchine che poi hanno dato passaggio a sconosciuti, e non potrò mai dimenticare la mia prima nuotata a Cayo Jutias, posto per non troppo turistico e con quel mare, per me il più bello del mondo. Aspettami habana.
di: GPonGP (del 12/07/2016 @ 12:17:21 in Habana, linkato 731 volte)
Finalmente, io e Lis, dopo lunga ed estenuante trattativa di 10 minuti, ma con prologo di anni, abbiamo deciso di sopraelevare la esistente casa in habana, per realizzare la nostra residenza estiva, (detto così mi piace molto hehe). Non abbiamo ancora posato la prima pietra dei muri, ma già abbiamo il bagno. Così è Cuba, dove non esistono magazzini edili o Brico Center dove approvigionarsi dei materiali, quindi si prendono quando capita l'opportunità nel vasto mercato della "calle", perciò non è difficile che si acquistino materiali che verranno realmente utilizzati anche dopo anni. In effetti, il "disgelo" delle relazioni USA-Cuba, ancora non ha prodotto la fine dell'embargo ed i materiali si trovano a "singhiozzo"...come tutto del resto, e, personalmente credo che se nel prossimo futuro, l'embargo sarà eliminato, le difficoltà rimarranno: prima propagandate per colpa del grande nemico del nord, facendo della filosofia della "revolucion" un ancora di salvezza, poi con meno romanticismo e più realismo, sarà colpa per del rating, (Cuba è a rischio default, con classificazione "Caa1" della agenzia Moody's e "CCC" di Standard & Poor's). Sarà un "trauma" per ogni giovane cubano che vedrà infranto il proprio desiderio di "normalizzarsi" al resto del mondo, guardando quella "normalità" dalla finestra di uno smartphone, o dai canali TV o dai "social",...un mondo che non esiste, ma produce l'idea che altrove tutto è dato ed in cuba non c'è nulla e che probabilmente, vista la politica energetica, presto anche quelle finestre torneranno "buie", in quanto per il loro funzionamento serve energia elettrica, energia che Cuba non riuscirà a produrre, essendo dipendente dal petrolio venezuelano, fino ad ora approvvigionato tramite i "petrolmedici", allora, i vari "jefes statali" già pianificano un calo della forinitura elettrica, entro fine anno, di oltre il 50%, insomma ritorneranno i famosi "apagones", forse si! Beh, allora, un bagno all'aria aperta garantisce di non rimanere al buio.
di: GPonGP (del 27/06/2016 @ 11:47:25 in Habana, linkato 624 volte)
Un compleanno, non è mai un giorno qualunque, specialmente in habana, dove ogni giovane ragazza, prepara con cura, e , con giorni di anticipo questo evento: si va dalla improvvisata parrucchiera, dall'estetista per rifarsi il gel delle decoratissime unghie delle mani, si prova e riprova il trucco, prima a casa di una amica, poi da un'altra; si cerca il vestito migliore, lo si adatta per essere sexy, il tutto per azzerare ogni sforzo al primo tuffo in piscina, perchè è li che normalmente si fa festa. Non posso certo dire che un compleanno non ha cambiato la mia vita, già, perchè è così che ti ho incontrata: piscina dell'hotel Riviera, sul Malecon de la habana. Sfuggevole al mio invito, con la più assurda delle scuse che abbia mai sentito: "non posso uscire la sera, i miei genitori quando esco il pomeriggio non mi danno il permesso alla notte..." , per poi incontrarti al bar de "la Torre" nella "noche habanera". Non era il tuo compleanno, ma da quella data, dieci compleanni tuoi, sono trascorsi, tanto è che se una relazione si potesse misurare con la statistica, noi saremmo sicuramente una eccezione. A volte il caso, regala anche grandi soddisfazioni, non tanto per i pregi che ti caratterizzano o per i difetti che ti rendono unica nell' averli, ma per il più grande regalo che mi hai fatto: imparare a vivere le differenze, non per cambiarle ma per valorizzarle, questo il vero segreto per la qualità della vita che tanto andiamo cercando. I valori, quelli veri, non si trovano nelle azioni dell'ordinarietà del fare, ma nel coraggio di scegliere, qualunque cosa tu possa fare o sognare di fare, incominciala! L'audacia ha in sé genio, potere e magia.(Goethe). Non perdere tempo nello "spegnere" candeline, ma accendi i sogni!
Auguri Loquita!
di: GPonGP (del 06/04/2017 @ 11:08:58 in Habana, linkato 900 volte)
Ultimamente, lo scrivere sempre di Finale E. mi ha fatto un poco trascurare quel mondo oltreoceano, dove una parte di me trova desiderio di trasferirsi. Un luogo dove almeno qualcosa accade. Continuo quindi il seguito al precedente post Rum Sigari e Storia

Nonostante la diminuizione e cancellazione di alcune rotte di volo dagli Stati Uniti verso Cuba, il boom del Tuirismo, unitamente alle rimesse da fuori paese e principalmente da Stati uniti, sono le uniche voci attive di un economia che perde colpi con un PIL che dal 4,4 del 2015 scende allo 0,9 nel 2016. Un crollo causato dalla crisi che paralizza il Venezuela e il Brasile, i paesi che in cambio dell'importazione di medici più sostentavano le casse del regime cubano, (Caracas assicurava le risorse energetiche con l'erogazione di petrolio a condizioni agevolate che si è ridotta di due terzi e Brasilia si era impegnata nella costruzione della zona franca intorno al porto di Mariel dove i lavori si sono bloccati).

Eppure, i turisti americani ci sono, nonostante la paura del cambio di guardia alla Casa Bianca, che fa registrare una lieve diminuzione dei turisti americani, nel timore che un improvviso irrigidimento dei rapporti induca la Casa Bianca a rispolverare la lista nera dei viaggiatori non autorizzati.

Scattandosi selfie sui sedili di una Chevrolet resuscitata, il turista americano, è troppo estasiato dal suo tuffo negli anni Cinquanta per percepire le ansie di Cuba dopo l'avvento di Donald Trump, e non percepisce che alla faccia dell'egualitarismo socialista aumentano le diseguaglianze, una realtà stile Disneyland molto evidente nella capitale, mentre nel resto del pese costringe i lavoratori statali, (il 70 per cento), a stringere la cinghia con stipendi mai superiori all'equivalente di 30 euro al mese e la stampella di una libreta (i sussidi alimentari) sempre più striminzita, che tra la corsa al profitto di un turismo arraffone e lascia consegnata a riso e fagioli, la dieta della maggioranza della popolazione.

Il recupero architettonico della città vecchia de La habana, ha diradato l’alone di fatiscenza, restituendo l'antica eleganza, ma l'invasione turistica ha estinto il fascino del languore e della spontaneità: nelle vie del centro, rigurgitanti bar e boutique, è tutto un frastuono, un frenetico affanno verso una modernità intasata, con vetrine di paccottiglia, affollati vicoli con ugole improvvisate di salsa, di buttadentro dei paladares (le trattorie familiari), di ambulanti che offrono sigari e Viagra che presidiano il triangolo hemingwaiano delle bevute, dal il Floridita, la Bodeguita del Medio e l'hotel Ambos Mundos, da cui oggi lo scrittore scapperebbe a gambe levate.
Una schizofrenia che, da un lato, fa andare alle stelle i prezzi, arricchendo anche con le semplici mance, la minoranza dei cubani che lavora a contatto con gli stranieri: decollate le tariffe degli alberghi, richieste senza controllo per le corse in taxi, conti salati nei nuovi ristoranti alla moda, dove la nuova borghesia cubana assapora i frutti proibiti del consumismo, mescolandosi ai turisti nei locali di tendenza e ostentando vestiti griffati e smartphone di ultima generazione.

In habana, il comunismo caraibico smania per uscire dal grigiore del conformismo, soprattutto fra i giovani più irrequieti, che dimentichi o ignari dei miti della rivoluzione, bivaccano fino all'alba, dove anche chi è escluso dal caravanserraglio è investito dal cambiamento. La diffusione sia pure a caro prezzo di Internet (quattro euro per due ore) ha moltiplicato i capannelli nelle piazze in cui sorgono gli hotspot o nelle strade dei grandi alberghi. Persone di ogni età smanettano per ridurre le distanze con i mondi da cui si sono sentiti emarginati. E per tornare a casa fermano uno degli "almendrones", (le vecchie auto americane importate prima della rivoluzione e rimesse a nuovo), che quando non scorrazzano i turisti yankee a 40 euro all'ora sono tenuti a caricare i cubani a prezzi ovviamente stracciati. Un argomento tabù è il tema pur incombente della successione al vertice. Il 28 febbraio 2018 Raul Castro, (quasi 86 anni), finirà il suo secondo mandato e lascerà la presidenza, almeno così ha annunciato. L'abdicazione non significa che cederà del tutto le redini del potere, dovrebbe infatti conservare fino al 2021 la carica di segretario del partito comunista, l'istituzione che assieme alla gerarchia militare regola la vita del paese. A livello esecutivo emergeranno nuove figure, quasi sicuramente della prima generazione che non ha combattuto per la rivoluzione. Nel frattempo, tra le affermazioni del nuovo presidente americano, per il quale "il lider maximo", è stato "un brutale dittatore" e pretende un cambio radicale che Raul Castro, in difesa dei valori rivoluzionari, non sembra disposto a concedere.....si aspetta il futuro!

Liberamente tratto da un aricolo di Gianni Perrelli, per L'Espresso
Cuba, il futuro tra la Revolution e Disneyland
di: GPonGP (del 23/06/2016 @ 11:05:50 in Habana, linkato 743 volte)
E' trascorso un mese dal mio ritorna da La habana, oltre al mio pallido biancore, che già ha sostituito il colorito della abbronzatura, anche lo stress si è già impossessato completamente di me a tal punto che anche la mia ombra ingurgita tranquillanti. Relajate, questa è la prima parola con cui vengo sempre accolto in habana, prima ancora dei sauluti. Si, perchè mi ci vuole sempre un poco di tempo per abituarmi a quei ritmi lenti, come se la mia testa rifiutasse quel nuovo tipo di vivere e rincorresse ancora le abitudini di quà. Ma poi, mi lascio conquistare e ricomincio ad apprezzare il gusto delle cose semplici, come sorseggiare un mojito dondolandomi su una sedia del patio, ed il sapore di benessere è più intenso della menta con cui è fatto. Chi non conosce Cuba, perlomeno come io la conosco, difficilmente capisce che è un mondo, chiuso al Mondo, da oltre mezzo secolo, dove tutto è differente. Le banche non ti chiedono business plan per finanziare un progetto, lì, le banche non finanziano, fanno solo quella che è nella loro natura istituzionale, il "reatail" come lo chiamiamo noi. Dove andare al supermercato è quasi inutile, perchè spesso gli scaffali sono vuoti e gli acquisti si fanno per strada, dove se entri in un negozio, di fatto stai infastidendo la commessa, che attende sia tu a chiamarla, e, se non lo fai tanto meglio, (in fondo come biasimarla, per un salario di un euro al giorno..) così segue la sua siesta appisolata sulla sedia. Eppure, c'è qualcuno che sostiene che questo piccolo mondo, deve aprirsi al Mondo: PAZZI, sarebbe come versare la boccia d'acqua, dove nuota felicemente il piccolo pesce rosso, nella vasca dello squalo. Quel mondo non deve essere sfruttato, anzi al contrario, dovrebbe essere tutelato, così come tuteliamo, o proviamo a farlo, per salvaguardare ogni forma di biodiversità, quel mondo rappresenta quelle che, piacenti o meno, sono le nuove origini del prossimo futuro. Lo sviluppo sostenibile, che il quel mondo è una semplice frase priva di significato, in realtà è la quotidianità. Qel piccolo mondo, privato dagli eventi della storia, delle libere scelte sovrane, è così diverso, che la stessa parola diverso non rende l'idea, ma dove i valori di solidarietà, di fratellanza, amicizia riempiono il vivere quotidiano. Da tempo nutro il desiderio di trasferirmi, ma questa è un'altra storia e come tale ...al prossimo post.
di: GPonGP (del 03/01/2017 @ 10:47:56 in Habana, linkato 625 volte)
Percorri le strade come tornando indietro nel tempo, tutto è fermo e affascinante. Anche di notte, in habana, tra le vie del centro che delimitano i decadenti edifici, difficilmente non si trova nessuno in strada. Qui, dove il tempo si è fermato agli anni 50-60, quando l'embargo isolò Cuba dal mondo intero, la quotidianità si presenta diversa da come siamo abituati a vederla, ed in questo click, mi piace ricordarla.




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di: GPonGP (del 25/07/2016 @ 13:06:09, vista 964 volte)
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di: GPonGP (del 03/01/2017 @ 10:46:12, vista 824 volte)
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