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ago04gio
Una 'banale' idea a seguito dei dati turistici di Cuba
Ho da sempre sostenuto che investire a Cuba è un rischio,
(vedi precednte post Cuba mi trasferisco ...a fare cosa?), ammetto però che
i dati inerente al settore del terziario, nello specifico il turismo, sono indubbiamente promettenti:
boom turisti, 2.2 milioni in 6 mesi, trainano operatori privati. +83,9% visitatori da Stati Uniti.
Per quanto questi dati siano ancora ben lontani dai valori del turismo in Italia, che con i suoi quasi 50 milioni di arrivi,
si attesta al quinto posto della classifica mondiale dopo Francia, USA, Spagna e Cina, Cuba ha registrato nell'anno passato 4 milioni di turisti,
con il Canada come primo emissore con oltre un milione 168 mila viaggiatori (+12%), seguito dai principali mercati europei:
la Germania (26%), l'Inghilterra (26%), la Francia (33%), l'Italia (18%) e la Spagna (35%).
Nel periodo risalta l'incremento di visitatori provenienti dalla Svizzera (+35,4%).
Nei primi 6 mesi del 2016, Cuba regista 2,2 milioni di stranieri che sono arrivati nell'isola,
un aumento del 12% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Tutta la struttura economica a Cuba è in mano allo Stato, ma gli operatori privati stanno guadagnando spazio nell'industria turistica a Cuba,
hanno indicato che questi piccoli imprenditori privati servono come 'appoggio strategico' per 'complementare' l'offerta ufficiale.
Sono i 'cuentapropistas' (lavoratori in proprio) che gestiscono bed and breakfast, appartamenti in affitto, ristoranti, trasporti.
Anche in questo settore è risultato cruciale l'effetto del 'disgelo' dei rapporti fra L'Avana e Washington: nel primo semestre dell'anno
il numero di americani che hanno visitato l'isola è aumentato del 83,9%, e questo prima ancora che si siano ristabiliti i collegamenti
aerei regolari con gli Usa.
Sinceramente non sono in grado di prevedere se questo aumento turistico, principalmente americano, apprezzerà Cuba per quel che è,
dall'arretratezza delle infrastrutture e dalla discutibile qualità dell'accoglienza, senza parlare della completa asenza di servizi 'digitali',
(in Europa la quota di turismo in ingresso che proviene dal web è quasi del 50 %, in Italia, siamo sottomedia con un 26%, in America non so in che
percentuale si attestano i servizi turistici digitali ma immagino siano alla pari della media europea), quindi questo settore sarà certamente al
centro delle attenzioni di sviluppo ed interesse, anche se non di immediata implementazione. In questo navigare di idee..penso che sarebbe
fattibile una APP off-line, (al momento a Cuba non è possibile la geolocalizzazione satellitare) dove siano mappate comunque le cartografie,
le indicazioni di locali, case particulares con prenotazioni tramite sms, luoghi da vedere ecc... Il difficile non è tanto la APP in se,
ma disporre di 'blogger' e conoscitori dell'isola, per riempire la APP dei contenuti....
Amanti di Cuba...cosa ne pensate?